Nel corso di questi ventisette mesi, la nostra redazione – giovane, affiatata e forte di una nutrita presenza femminile (oltre il 26% degli articoli cartacei fin qui pubblicati è opera di giovani colleghe) – ha ospitato contributi esterni di alto profilo ed interviste a personaggi di spessore, che hanno concorso ad elevare il livello qualitativo della nostra offerta editoriale: da Romano Prodi all’Ambasciatore cinese Li Ruiyu, da Cesare Romiti al vicepresidente dell’Associazione Italia-ASEAN Romeo Orlandi, dall’ex presidente di ICE-Agenzia Riccardo Maria Monti all’Ambasciatore indonesiano August Parengkuan, dall’On. Fabio Porta al vicepresidente della brasiliana Embraer SA Paulo Gastão Silva e tanti altri ancora. Nel corso di questi due anni, Scenari Internazionali è stata inoltre accreditata in numerosi consessi ed eventi, tra cui il 10° Vertice Generale dell’ASEM, l’Expo di Milano, il 3° e il 4° Forum Eurasiatico di Verona e molti altri.
Il 2016 ha visto, tra le altre cose, l’entrata in funzione del nostro sito web: una scommessa su cui abbiamo voluto puntare con giustificato ritardo, per cercare prima di consolidare lo strumento cartaceo. Il supporto on-line ci consente così di avere ora in mano un dispositivo, indispensabile nel mondo digitale dei nostri giorni, che offra servizi e opportunità complementari alla rivista e che ci permetta di interfacciarci agevolmente con gli utenti.
Ad oltre due anni dal debutto, siamo ora in procinto di pubblicare il nostro settimo volume, programmando simultaneamente i piani di lavoro per le pubblicazioni successive. Non sono mancate e non mancheranno le difficoltà. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo sicuri che con qualche sforzo in più potremo consolidare, con sempre maggiore agilità, quanto di buono costruito fin’ora.
Grati a tutti coloro che hanno messo e che stanno mettendo le proprie competenze – editoriali, linguistiche, tecniche, grafiche e logistiche – al servizio del nostro progetto, entriamo definitivamente nel nostro terzo anno di attività con la certezza di non aver lavorato invano.
Andrea Fais
Direttore Responsabile