A cura della Redazione
Catturare l’energia termica in eccesso e trasformarla in energia elettrica, senza emettere CO2 in atmosfera: è il primo passo della partnership tra Enel X e Nuova Solmine. Lo comunica oggi la stessa azienda del Gruppo Enel, specificando che si tratta della progettazione e installazione del primo impianto Organic Ranking Cycle (ORC) al mondo in uno stabilimento per la produzione di acido solforico. Il progetto verrà realizzato con il supporto finanziario di Cogenio, società partner di Enel X, attiva in progetti di efficienza energetica.
«La collaborazione con Nuova Solmine è un esempio dell’impegno costante di Enel X nell’accrescere il livello di sostenibilità dei partner», dichiara Augusto Raggi, responsabile di Enel X Italia, che aggiunge: «La transizione energetica impone la creazione di nuovi modelli di business industriali più etici e rispettosi dell’ambiente e oggi, con la realizzazione dell’impianto ORC in stabilimento, inizia un percorso virtuoso che mette l’avanguardia tecnologica al servizio di processi di produzione più sicuri, circolari e attenti alle esigenze del territorio».
«La sinergia tra Enel X e Nuova Solmine porterà alla realizzazione di ulteriori progetti nel rispetto dei principi ESG (Enviromental, Social and Governance), con l’obiettivo di accelerare il processo di sostenibilità dell’azienda toscana rendendola un modello di riferimento per il territorio», osserva Luigi Mansi, presidente di Nuova Solmine, che conclude: «In fase di studio abbiamo progetti per lo sviluppo della mobilità elettrica e per la produzione di idrogeno verde».
Secondo quanto comunicato dalla stessa Enel X, la tutela del territorio e la sicurezza dell’intero ciclo della progettazione sono al centro dell’accordo, un approccio ecosostenibile che porterà rilevanti benefici soprattutto in termini di salvaguardia ambientale: il nuovo sistema ORC consentirà un risparmio di emissioni di CO2, che nei venti anni di vita dell’impianto arriverà a 75.000 tonnellate.