BAGHDAD – Il ministro del Petrolio iracheno, Jabbar Ali Hussein Luaibi, ha incontrato domenica scorsa a Baghdad l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Durante l’incontro, l’AD ha avuto l’opportunità di delineare le attività di Eni in corso nel Paese, anche alla luce dei recenti risultati nello sviluppo del giacimento di Zubair, dove la produzione è cresciuta di oltre il 100% dal 2015. Il progetto, realizzato da Eni assieme a Basra Oil Company (BOC), ha segnato il rapido sviluppo di uno dei più grandi giacimenti petroliferi nella regione meridionale di Bassora.
Inoltre, Descalzi ha aggiornato il ministro Luaibi sullo stato di avanzamento dei lavori della nuova centrale elettrica da 380 MW, nelle fasi finali di costruzione. L’impianto genererà energia elettrica per il campo di Zubair e per il consumo interno nel Governatorato di Bassora. Claudio Descalzi e il ministro Jabbar hanno discusso dell’ulteriore aumento della produzione di Zubair, delle opportunità future e degli investimenti in sviluppo che rafforzerebbero ulteriormente il rapporto tra Eni e il Paese mediorientale. L’AD di Eni ha infatti confermato l’impegno dell’azienda nel settore Upstream in Iraq ed il suo supporto al Paese attraverso diverse iniziative.
L’AD di Eni e il ministro del Petrolio hanno discusso, tra l’altro, dei progetti sociali attualmente in corso nel Governatorato di Bassora per quanto riguarda gli ambiti dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione – anche attraverso la costruzione di una scuola secondaria per 900 studenti e lavori di ristrutturazione di strutture scolastiche esistenti con l’obiettivo di arrivare a 77 scuole nei prossimi 4 anni – dell’accesso all’energia, con l’espansione della centrale elettrica, e all’acqua potabile, con la riabilitazione delle centrali di trattamento di acqua potabile, oltre alle nuove iniziative nel settore agricolo, che consentiranno la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo dell’economia locale.
Infine, l’AD di Eni ha discusso delle potenziali sinergie legate ai progetti energetici avviati in Iraq, una leva strategica per il Paese nella massimizzazione dell’uso delle risorse naturali nazionali attraverso l’integrazione dei progetti all’interno dell’intera catena del valore dell’energia ed il raddoppio della produzione in un periodo di tempo limitato.
Eni è presente in Iraq dal 2009, dove opera attraverso la sua controllata Eni Iraq BV, e con lo sviluppo del Zubair Field Development Project (Eni 41,56% – Kogas 23,75% – BOC 29,69% – Missan 5%) la società è diventata uno dei principali operatori iracheni nel settore. Attualmente, Eni opera nel Paese arabo 475.000 barili di petrolio equivalente al giorno.
Fonte: Eni