A cura della Redazione
L’approccio governativo complessivo per affrontare l’impatto della pandemia ha dato esito positivo, come mostrato dalla continua ripresa dell’economia filippina. A dirlo è stato ieri Benjamin Diokno, governatore della Banca centrale del Paese asiatico (BSP). Come riporta PNA, Diokno ha ricordato le misure messe in campo dalla BSP lo scorso anno, sottolineandone l’efficacia nel preservare la solidità delle attività economiche ed attutire le perturbazioni sui mercati finanziari.
«Per sostenere le esigenze immediate dell’economia e preservare la fiducia dei mercati durante la crisi, la Banca centrale ha impiegato strumenti di politica monetaria al contempo convenzionali e non convenzionali in modo da supportare gli sforzi del governo», ha spiegato Diokno.
Gli interventi più importanti hanno riguardato la riduzione dei tassi di riferimento per incoraggiare le attività di prestito, del coefficiente di riserva obbligatoria delle banche per garantire maggiore liquidità ai loro clienti, agevolando inoltre l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese (MPMI) in conformità temporanea al coefficiente di riserva obbligatoria per un certo periodo, in modo da aiutare queste aziende a restare a galla durante la pandemia.
«Gli sforzi della Banca centrale per contribuire a salvaguardare l’autosufficienza delle persone, mantenere la stabilità sui mercati finanziari e rimettere l’economia in carreggiata sono parte dell’approccio governativo complessivo nell’azione di contrasto alla pandemia», ha sottolineato Diokno, che ha aggiunto: «Questi sforzi stanno ora producendo risultati positivi».
Il PIL è cresciuto del 7,1% nel terzo trimestre, in netta controtendenza con lo stesso periodo dello scorso anno (-11,6%) ma più lentamente rispetto al 12% del secondo trimestre di quest’anno, che aveva segnato il primo periodo espansivo dopo cinque trimestri consecutivi col segno meno. La crescita nei primi tre trimestri si attesta al 4,9%, in linea con l’obiettivo del 4-5% stabilito dal governo per il 2021.
Secondo le autorità filippine, la produzione nazionale registrata nel terzo trimestre di quest’anno è un «buon dato», considerando le due settimane di lockdown decise lo scorso mese di agosto per contenere l’insorgenza di nuovi focolai di Covid-19 nella Regione della Capitale Nazionale, cioè l’area metropolitana di Manila, caratterizzata da un’altissima densità abitativa, per effetto dei suoi circa 14 milioni di residenti.