«Siamo ancora lontani – ha proseguito Fallico – dal recuperare le perdite accumulate in questi ultimi anni di grave recessione delle relazioni economiche tra i due Paesi. Oggi, infatti, al nostro export mancano circa 2,7 miliardi di euro per riallinearsi al valore massimo pre-sanzioni raggiunto nel 2013, quando le vendite del ‘Made in Italy’ in Russia raggiunsero i 10,7 miliardi di euro. Oggi constatiamo un’inversione di tendenza – ha concluso il presidente di Banca Intesa Russia e di Conoscere Eurasia – le opportunità di business tra i due Paesi si sono intensificate e le imprese italiane stanno lavorando per riconquistare quote di mercato in questo Paese strategico».
Secondo i dati Istat elaborati da Conoscere Eurasia in occasione del seminario di Milano, la Lombardia guida l’export italiano verso la Russia confermandosi, così, prima regione italiana per valore. Nei primi tre trimestri del 2017, infatti, le vendite hanno superato 1,7 miliardi di euro (+30,4%), con un saldo commerciale positivo di quasi 626 milioni di euro. A trainare la performance lombarda è il settore manifatturiero, che complessivamente segna un +30%. Tra i vari comparti in ripresa spiccano quello della farmaceutica (+34%), dei macchinari (+46%) e del tessile (+16%).
Fonte: Associazione Conoscere Eurasia – Ispropress