Mediterraneo e geopolitica aprono Port&ShippingTech, main conference della Genoa Shipping Week

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A cura della Redazione


GENOVA – Mediterraneo e geopolitica protagonisti di In The Med, sessione d’apertura della 13a edizione di Port&ShippingTech, moderata da Paolo Quercia, direttore di GeoTrade, e introdotta dall’Ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto, che ha sottolineato l’importanza del ruolo della Guardia Costiera nel monitoraggio dei traffici delle migliaia di navi che attraversano il Mediterraneo e dell’ambiente.

Per l’Ammiraglio di squadra Giorgio Lazio, intervenuto in rappresentanza del capo di Stato maggiore della Marina Militare, lo sviluppo di aziende e traffici presuppone che ci sia sicurezza. «Le previsioni dicono che il Mediterraneo continuerà a essere centrale, la seconda area per crescita nei prossimi 5 anni dopo la Cina», afferma Alessandro Panaro, capo servizio Maritime Economy, SRM Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, aggiungendo tuttavia: «Come sistema Italia abbiamo da sempre un problema di posizionamento, non solo a causa della pandemia, lo rivela tutta una serie di indicatori sulla qualità e l’efficienza».

L’Italia è un’economia aperta, in cui l’import-export incide per il 50% del PIL, in cui la concorrenza, la logistica delle forniture di materie prime, le scelte pubbliche strategiche e il controllo dei flussi sono nodi fondamentali. È quanto presentato da Enrico Pastori, director di TRT-Trasporti e Territorio. L’internazionalizzazione degli operatori ha provocato un deficit commerciale di 7 miliardi di euro all’anno su tutte le tipologie di trasporto, con l’unica eccezione del Ro-Ro.




«Una buona logistica è il boost dell’economia dei Paesi – afferma invece Guido Nicolini, presidente di Confetra – ma per fare una buona logistica occorre lo sviluppo di tutti gli attori: infrastrutture, dogane, efficienza amministrativa eccetera». L’industria, però, deve fare la sua parte.

«La pandemia ha evidenziato l’importanza della logistica, un settore che vale 5 trilioni di dollari e nel quale scontiamo un deficit storico», ha osservato Silvia Moretto, presidente di Fedespedi, descrivendo le sfide del sistema Paese: «I trend emergenti sono l’innovazione organizzativa e le nuove competenze, la sostenibilità ambientale e la resilienza del sistema. È arrivato il momento di specializzarsi e di puntare al valore aggiunto, ripensando i nostri modelli di business».

Mario Mattioli, presidente di Confitarma, ha richiamato l’attenzione sul ruolo dell’Italia e le carenze del PNRR: «Le risorse sono molto indirizzate sul green e all’innovazione dei porti, ma poco sulle navi. È un aspetto fondamentale per una transizione efficace, per questo chiediamo che il Governo destini maggiori risorse al rinnovo delle flotte».

Per Stefano Messina, presidente di Assarmatori, l’opportunità di crescita del cluster non è limitata solo alla bandiera italiana: «Operatori che usano bandiere aderenti all’UE portano business e merceologia in Italia. Dobbiamo cercare un orientamento con il valore aggiunto portato dal cluster nel lavoro dei porti e dell’occupazione».

Il pomeriggio è proseguito con la sessione Over&Under the Sea, moderata da Umberto Masucci, presidente di The International Propeller Clubs. Uno dei nodi importanti nella regolamentazione futura della ZEE ranno le risorse naturali. Giada Rossi, geologa dell’Università di Urbino, ha illustrato tutte le potenzialità dei nostri fondali e delle nostre coste: giacimenti marini, minerali e risorse energetiche.

A chiudere la prima giornata, La riforma tradita, conferenza organizzata in collaborazione con Assiterminal. Luca Becce, presidente dell’associazione per fare il punto, partendo da un punto di vista giuridico, sul futuro dello shipping e del sistema logistico anticipando in parte i temi della seconda giornata: PNRR e il programma NextGeneration EU.

La giornata di giovedì 7 ottobre si aprirà con Next Generation Shipping, sessione dedicata all’innovazione tecnologica, mentre al pomeriggio si parlerà del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la logistica e l’intermodalità. La chiusura della seconda giornata di Port&ShippingTech sarà affidata a Smart ports & logistics.