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Aşgabat si prepara ad ospitare la 1a Conferenza Globale sul Trasporto Sostenibile delle Nazioni Unite. L’appuntamento, fissato per questo fine settimana (26-27 novembre prossimi), rappresenta un evento molto importante per il Turkmenistan che, a pochi mesi dall’inaugurazione di un nuovo maestoso aeroporto nei pressi della capitale, viene riconosciuto dalla comunità internazionale quale Paese catalizzatore di gran parte delle linee di trasporto – già realizzate o in corso di realizzazione – che andranno a connettere l’Europa e l’Asia, convergendo verso l’iniziativa cinese Belt and Road per la ricostruzione in chiave moderna dell’antica Via della Seta. A questo proposito, proponiamo ai nostri lettori la traduzione dell’editoriale pubblicato stamattina sul China Daily dall’Ambasciatrice turkmena in Cina Chinar Rustamova
Ambasciatrice del Turkmenistan in Cina
La costruzione di moderne infrastrutture di transito e trasporto è una delle direttrici prioritarie della politica del Turkmenistan ed è finalizzata al progressivo sviluppo socio-economico e alla definizione di un’ampia cooperazione regionale e internazionale.
Il Turkmenistan è posizionato a cavallo tra Europa ed Asia e gode di una vantaggiosa collocazione geografica, lungo la nuova Via della Seta. Le abbondanti riserve di petrolio e gas ed un clima politico stabile permettono al nostro Paese di realizzare infrastrutture viarie nazionali che garantiscono i collegamenti tra i due continenti.
Il Turkmenistan è stato il primo tra i Paesi della regione a mostrare, sul finire del secolo scorso, nuovi approcci qualitativi rispetto al rilancio dell’antica Via della Seta. L’esempio più stringente in tal senso è la progettazione di una ferrovia internazionale (Tedjen-Serahs-Meshed) nel maggio del 1996, che ha aperto ai Paesi dell’Asia Centrale la via più breve verso le reti di trasporto dell’Iran, della Turchia, del Medio Oriente e dell’Estremo Oriente.
Al momento, in qualità di membro a pieno titolo del sistema internazionale del trasporto dei cargo, il Turkmenistan fornisce un’affidabile connessione di trasporto e transito attraverso il suo territorio. Massima attenzione è riservata allo sviluppo di tutte le tipologie di trasporto: automobilistico, ferroviario, aereo e marittimo. Nei venticinque anni trascorsi dall’indipendenza del Paese, sono stati costruiti nuovi aeroporti, linee ferroviarie nazionali e transnazionali, ed autostrade. Straordinari per dimensioni ed importanza, il Porto di Turkmenbashy e i collegamenti tra il Turkmenistan e i Paesi vicini sono attualmente in fase di costruzione; flotte navali, aeree e parchi ferroviari vengono regolarmente arricchiti di nuovi mezzi.
Contemporaneamente, il Turkmenistan sta sviluppando la cooperazione internazionale nella sfera dei trasporti e sta avviando la realizzazione di corridoi interstatali, affermandosi come importante cinghia di connessione lungo le rotte transcontinentali.
Il presidente turkmeno Gurbanguly Berdimuhamedov ha sviluppato un suo concetto di cooperazione con la comunità internazionale nel campo dei trasporti e in tal modo ha fornito un valido contributo alla rinascita della Via della Seta. La proposta principale sorta dall’idea del leader turkmeno è quella di promuovere modelli di partenariato multilaterali in questo settore all’interno del panorama mondiale, creando una serie di adeguate condizioni, necessarie all’intensificazione e all’efficientamento delle comunicazioni internazionali per il transito e il trasporto.
In un contesto simile, il progetto cinese di ripristino della Via della Seta individua un comune percorso per i due Paesi al fine di rafforzare la cooperazione regionale e la connettività dei trasporti. L’idea cinese di Via della Seta è pienamente compatibile con le iniziative del Turkmenistan negli ambiti dei trasporti e delle comunicazioni. A sua volta, quale affidabile snodo di transito regionale, il Turkmenistan è pronto ad estendere la cooperazione con la Cina a vari livelli e a giocare un ruolo attivo nella costruzione dell’iniziativa Belt and Road, sia per quanto riguarda la Cintura Economica della Via Seta che in riferimento alla Via della Seta Marittima del XXI secolo.
Un ruolo significativo nella realizzazione di questi obiettivi è entrato in gioco nel dicembre 2014, con l’apertura dell’ultima tratta del corridoio ferroviario transnazionale Kazakhstan-Turkmenistan-Iran, che ha come obiettivo quello di garantire rapide e convenienti consegne di merci dall’Europa all’Asia Centrale, sino all’Asia Meridionale e al Medio Oriente. La gestione del progetto di questa linea ferroviaria è molto importante anche in virtù della sua interconnessione con la rete dei trasporti Est-Ovest, cioè la rotta transcontinentale Cina – Asia Centrale – Caucaso – Europa, che attraversa il nostro Paese e il Mar Caspio.
Oggi, il Turkmenistan è inserito nel mercato globale con i suoi prodotti e i suoi servizi per il trasporto di beni provenienti dai Paesi vicini, compresa la Cina. Nel febbraio 2016, il primo treno merci, caricato con 32 container di prodotti destinati al commercio provenienti dalla provincia cinese orientale dello Zhejiang, ha impiegato 14 giorni per attraversare 10.000 km di strada attraverso il Kazakhstan e il Turkmenistan, rispetto ai 45 giorni necessari via mare. Questa vantaggiosa rotta ferroviaria volta a stimolare il rafforzamento della cooperazione regionale nel campo del commercio contribuisce allo sfruttamento del potenziale viario del Turkmenistan.
Un ruolo significativo nella connessione tra i due Paesi può essere svolto dalla ferrovia Turkmenistan-Afghanistan-Tagikistan, ancora in costruzione, che si aggancerà all’estesa rete ferroviaria cinese e, da lì, raggiungerà i Paesi in rapida via di sviluppo della regione Asia-Pacifico.
La costruzione di una nuova linea ferroviaria dipanata tra la città turkmena di Atamyrat ed il centro afghano di Aqina è già completata. La cerimonia di apertura della linea avrà luogo il prossimo 28 novembre e vedrà la partecipazione dei capi di Stato dei tre Paesi nell’ambito della prossima Conferenza Globale sui Trasporti ad Aşgabat.
La ragione per cui l’ONU ha deciso di organizzare la 1a Conferenza Globale sul Trasporto Sostenibile proprio ad Aşgabat risiede nella costruttiva iniziativa assunta dal presidente del Turkmenistan, riconosciuta ed approvata dalla comunità internazionale.
L’importanza di questo evento è confermata dalle stesse tempistiche e sarà la dimostrazione della richiesta di iniziative creative da parte del presidente turkmeno nello sviluppo della cooperazione internazionale nel settore dei trasporti.
Traduzione a cura della Redazione
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