SAFTA. Ratificato ed entrato in vigore il nuovo accordo di libero scambio tra Singapore e Australia

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di Ann Williams
[The Straits Times]


SINGAPORE – L’Accordo di Libero Scambio Singapore-Australia (SAFTA) aggiornato è stato ratificato ed è entrato in vigore stamattina, schiudendo una nuova era nelle relazioni economiche bilaterali, secondo quanto annunciato dal ministro per il Commercio e l’Industria della città-Stato asiatica Lim Hng Kiang. I vantaggi strategici di quest’accordo comprendono regole aggiornate nel commercio di beni, accresciute opportunità di affari per partecipare ad appalti pubblici, un accesso rafforzato ai servizi per entrambe le parti ed una maggiore facilitazione degli investimenti. Prevista anche una mobilità migliorata per gli imprenditori e regole finalizzate a facilitare il commercio nell’ambito dell’economia digitale.

L’accordo aggiornato era stato firmato dal ministro Lim Hng Kiang e dal ministro australiano per il Commercio, il Turismo e gli Investimenti Steven Ciobo nell’ottobre del 2016. «Da quando il ministro Ciobo ed io abbiamo concluso l’accordo lo scorso anno, entrambe le parti si sono messe al lavoro speditamente per renderlo efficace affinché le imprese australiane e singaporiane potessero coglierne i maggiori vantaggi», ha sottolineato Lim nel suo annuncio di questa mattina. «Mi aspetto una più intensa collaborazione tra le aziende dei due Paesi».

Tra i vari benefici, grazie al SAFTA, le aziende di Singapore potranno partecipare a gare d’appalto indette dal governo federale australiano e da tutti gli otto singoli Stati e territori del Paese. Gli investitori singaporiani, inoltre, non avranno bisogno di ricevere in territorio australiano l’approvazione del Consiglio Australiano per la Revisione degli Investimenti Esteri per volumi inferiori ad 1,094 miliardi di dollari australiani, pari ad 1,12 miliardi di dollari singaporiani [e a circa 700 milioni di euro, ndt], in «settori non sensibili».

Il SAFTA contiene anche norme di origine più flessibili, che renderanno più facile per l’export singaporiano verso l’Australia ottenere i requisiti per l’esenzione dai dazi. L’accordo riduce le barriere regolamentari che ostacolano il commercio di beni, come ad esempio vino e distillati, prodotti cosmetici, dispositivi medici e prodotti farmaceutici. Il Ministero al Commercio e all’Industria di Singapore ha comunicato che le aziende interessate alle opportunità di affari e investimento in Australia possono rivolgersi via e-mail a IE Singapore: enquiry@iesingapore.gov.sg.

Secondo i dati dello stesso Ministero, il volume di interscambio commerciale tra i due Paesi è cresciuto costantemente nel corso degli anni e ha raggiunto quota 18,2 miliardi di dollari singaporiani [pari a circa 11,36 miliardi di euro, ndt] nel 2016. Nello stesso anno, l’Australia è risultata il tredicesimo partner commerciale della città-Stato di Singapore, che a sua volta è stata il settimo per l’Australia.

Singapore è inoltre il quinto investitore estero in Australia, alla luce di un volume complessivo di 98,9 miliardi di dollari australiani, pari a 102 miliardi di dollari singaporiani [e a circa 63,7 miliardi di euro, ndt], investiti in Australia nel settore immobiliare, nelle telecomunicazioni, nel turismo e nei servizi pubblici. Gli investimenti diretti esteri australiani a Singapore ammontano invece a 15,5 miliardi di dollari singaporiani [9,67 miliardi di euro, ndt] e riguardano principalmente i settori finanziario e assicurativo.


Traduzione a cura della Redazione
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