A cura della Redazione
Si tratta di uno di quei processi e servizi di cui non ci accorgiamo, che diamo per scontati, fanno sapere gli organizzatori. Si va in farmacia con una ricetta, la medicina non c’è ma, dice il farmacista sicuro: “Se ripassa oggi alle tre del pomeriggio la trova”. Sembra di trovarsi di fronte ad Amazon ed, in effetti, del grande retailer questo comparto ha tutti i numeri: 6 milioni di spedizioni l’anno, per quasi 45 milioni di colli e 345.000 tonnellate tra scatole, flaconi e fiale.
È la logistica farmaceutica italiana, dal cui funzionamento dipende la salute di tutti e che, mai come oggi, si ritrova nei titoli del telegiornale e delle prime pagine dei giornali. Per effetto dell’emergenza Covid-19, o meglio, del suo rimedio definitivo: i vaccini.
Il tema, cruciale per il benessere dei cittadini, portato al centro dell’attenzione dalla pandemia, sarà affrontato durante la prossima edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, dal 2017 appuntamento annuale dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, il mondo dell’economia produttiva italiana e la realtà politico-amministrativa. L’evento, promosso da un comitato composto da Confetra, ALSEA e The International Propellers Club, è in programma l’8, 9 e 10 marzo in live streaming gratuito previa registrazione.
La videoconferenza del 9 marzo dedicata alla logistica farmaceutica prevede gli interventi di operatori del settore e fornitori di tecnologie e soluzioni per un servizio che deve svolgersi con regole precise e stringenti. Fra tracciamento in tempo reale della catena del freddo e contenitori capaci di garantire temperature bassissime per giorni senza consumo di energia, le tecnologie stanno procedendo rapidamente spinte dalle normative e dagli standard, ma soprattutto da esigenze pratiche.
Tra queste la necessità di fare arrivare ai cittadini, anche nelle località più isolate, i vaccini anti-Covid in tempi rapidi e nella massima sicurezza. Su questo punto l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci, co-organizzatore della sessione, fornirà una sintesi delle sue raccomandazioni, ormai ripetutamente citate a modello e da tempo a disposizione di chiunque – organi centrali dello Stato o Regioni – voglia farne uso.
«L’approccio di OITAf al problema – commenta Clara Ricozzi, presidente dell’Osservatorio – si basa sull’identificazione di tre catene logistiche: dei vaccini, dei vaccinandi e dei vaccinatori, e del loro sviluppo a servizio della fase di somministrazione, vista come la “fabbrica” destinataria delle catene di fornitura. Questo approccio originale caratterizza la nostra posizione e sta nel tempo raccogliendo i consensi e speriamo la realizzazione pratica cui puntiamo».