Singapore. Economisti prevedono crescita al 3,2% per il 2018, resta alta preoccupazione per protezionismo

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di The Straits Times

SINGAPORE – Gli economisti del settore privato hanno rivisto al rialzo le previsioni di crescita di Singapore per la seconda volta consecutiva, annunciando un tasso del 3,2%, in aumento rispetto al 3% indicato nella previsione precedente di dicembre. Gli esperti si attendono anche un’attenuazione della crescita al 2,8% nel 2019, stando all’ultimo sondaggio trimestrale effettuato dall’Autorità Monetaria di Singapore ai professional forecaster, pubblicato mercoledì. Realizzato a febbraio, il sondaggio ha raccolto le risposte di 24 economisti e analisti che seguono da vicino l’economia di Singapore. Le loro aspettative per la crescita nel 2018 rientrano nelle previsioni di crescita del Ministero per il Commercio e l’Industria, che ha stimato una crescita compresa tra l’1,5% ed il 3,5%, con un tasso ipotizzato «leggermente sopra la metà» di questa forbice.

Dall’ultimo sondaggio di dicembre, gli economisti sono diventati più ottimisti per quanto concerne la finanza e le assicurazioni, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, ed i servizi ricettivi e della ristorazione, così come i consumi privati. Tuttavia sono più pessimisti relativamente all’export di prodotti manifatturieri e non-oil. Le attese per il settore delle costruzioni restano invariate. Malgrado le preoccupazioni nel manifatturiero, il principale punto di forza potenziale per l’economia è il settore elettronico, al di sopra delle aspettative tanto da essere citato dal 47% degli intervistati.


GRAPHIC: MONETARY AUTHORITY OF SINGAPORE


Tra gli altri elementi di ottimismo, ci sono le prospettive di crescita esterne – citate dai due quinti degli intervistati – e la performance del mercato immobiliare. La fiducia relativa a quest’ultimo è cresciuta notevolmente, col 41% degli intervistati che lo ha citato come potenziale punto di forza, rispetto al 27% del precedente sondaggio.

Per quanto riguarda i fattori di rischio, le preoccupazioni per il protezionismo commerciale sono schizzate all’88% degli intervistati in riferimento ad una possibile guerra commerciale globale, rispetto al 40% di dicembre. La seconda maggiore preoccupazione menzionata dagli interpellati è il pericolo di un rallentamento dell’economia cinese, citato da poco più della metà di loro, in diminuzione rispetto ai due terzi del sondaggio precedente. L’incertezza del settore finanziario segue con notevole distacco al terzo posto, indicata da meno di un quinto degli intervistati.

In altre inchieste condotte dall’Autorità Monetaria di Singapore, gli economisti si attendono un’inflazione complessiva pari allo 0,4% ed un’inflazione sottostante – che esclude la ricettività ed il trasporto stradale privato – pari all’1,5% per il primo trimestre del 2018. Le aspettative per l’inflazione complessiva e sottostante nell’intero anno in corso restano invariate rispetto all’indagine condotta a dicembre, rimanendo rispettivamente previste all’1% e all’1,6%. Stabili sono anche le attese nel mercato del lavoro, con gli intervistati che prevedono un tasso di disoccupazione del 2,1% alla fine dell’anno, immutato rispetto all’ultimo sondaggio. Per quanto riguarda il 2019, l’inflazione complessiva è prevista all’1,5% e quella sottostante all’1,8%.


Traduzione a cura della Redazione
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