Singapore. Export non-oil cresce a luglio più del previsto, trainano pc e macchinari specializzati

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A cura della Redazione


L’export non-oil di Singapore è cresciuto lo scorso mese ad un ritmo migliore delle attese, trainato dalle apparecchiature elettroniche e non elettroniche, in particolare da macchinari specializzati, prodotti farmaceutici e petrolchimici. A riportarlo è un articolo odierno del quotidiano locale Straits Times.

A luglio, le esportazioni non petrolifere sono infatti aumentate del 12,7% su base annua, al di sopra della previsione emersa da un sondaggio condotto da Bloomberg (+12%). Sebbene in calo rispetto al +15,9% registrato nel mese di giugno, il dato estende comunque il trend positivo cominciato a dicembre dello scorso anno, secondo quando pubblicato oggi dall’agenzia governativa Enterprise Singapore (ESG).

Anche nel confronto tra i dati su base mensile destagionalizzati, le esportazioni non-oil registrano una lieve flessione (-0,9%) dopo un sensibile rialzo a giugno (+6%), ma comunque vanno meglio rispetto alle previsioni del sondaggio di Bloomberg (-1,7%).

Nel dettaglio dei beni esportati, a luglio, l’export di prodotti elettronici cresce del 15% su base annua (contro il 25,5% di giugno), trascinato in particolare dai personal computer, che registrano un marcato aumento (+83,2%). Più indietro, ma sempre con dati confortanti, si piazzano diodi e transistor (+29,7%) e circuiti integrati (+11,1%).

L’export di prodotti non elettronici, invece, nel complesso registra a luglio una crescita del 12,1%, contro il 13,2% segnato a giugno. A contribuire maggiormente in questo senso sono state le spedizioni di macchinari specializzati, con un aumento del 56,8%, prodotti farmaceutici (+48,3%) e prodotti petrolchimici (+49,4%).

Secondo ESG, la crescita dell’export di macchinari specializzati è in linea con la domanda globale di semiconduttori mentre i prodotti farmaceutici crescono a partire dai livelli particolarmente bassi di un anno fa. I prodotti petrolchimici si sono invece nettamente ripresi dalla contrazione globale dell’anno precedente.

Le esportazioni non petrolifere singaporiane verso i mercati principali sono complessivamente cresciute a luglio, malgrado la contrazione rispetto agli Stati Uniti. I mercati di sbocco più importanti per questo genere di prodotti lo scorso mese sono stati quelli della Cina continentale (+58,8%), dell’Unione Europea (+61,5%) e del territorio di Taiwan (+37%).

Otto mesi di ricavi netti nell’export su base annua hanno recentemente portato ESG a rivedere al rialzo l’intera performance del 2021 per la terza volta dall’inizio dell’anno. Lo scorso 11 agosto, infatti, l’agenzia governativa della città-stato asiatica aveva comunicato di attendersi una crescita delle esportazioni non petrolifere compresa tra il 7 e l’8% nel 2021, molto al di sopra dell’1-3% annunciato a maggio.

Il governo singaporiano, più estesamente, ritene che l’economia nazionale crescerà ad un ritmo più alto di quanto prospettato in precedenza, sulla spinta della campagna vaccinale, consentendo una maggiore attività produttiva e sostenendo la domanda di beni e servizi sul mercato interno ed in alcuni mercati esteri strategici.

La scorsa settimana, il Ministero per il Commercio e l’Industria ha rivisto al rialzo il range di crescita del PIL per quest’anno, compreso tra il 6 e il 7%, rispetto a quanto stimato in precedenza, a partire da novembre dell’anno scorso, quando si riteneva che il 2021 avrebbe registrato un dato oscillante tra il 4 e il 6%.



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