Sostenibilità. I 7 progetti-pilota per ripensare le città nel prossimo futuro

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Si stima che circa il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città entro il 2050. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite evidenziano la necessità di garantire che queste città siano sicure e sostenibili per tutti. Nel mondo, i centri abitati si stanno rinnovando per contribuire ad affrontare nuove sfide. I progetti includono la realizzazione di piccole foreste urbane che possano aiutare a combattere il cambiamento climatico, di “città-spugna” capaci di assorbire le acque piovane e di foreste verticali costruite in altezza.


di Andy Dunn
[Forum Economico Mondiale]



Con una popolazione globale in costante crescita ed una continua urbanizzazione, creare città sicure, resilienti e sostenibili è un proposito in cima all’agenda green. Le Nazioni Unite hanno incluso questa missione tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), che formano un testo-guida per andare incontro collettivamente alle sfide che il pianeta sta affrontando.

I target per raggiungere l’Obiettivo 11, cioè quello relativo alle Città e alle Comunità Sostenibili, comprende la riduzione degli effetti nefasti delle calamità naturali, la garanzia che tutti abbiano accesso alle aree verdi e l’assorbimento dell’impatto ambientale delle città. Di seguito proponiamo alcune modalità innovative che le città stanno mettendo in campo.


1. Città-spugna
Gli scienziati ritengono che il surriscaldamento globale stia aumentando la probabilità di eventi atmosferici estremi, tra cui le piogge. Tuttavia, alcune città stanno già rispondendo, sfruttando le potenzialità naturali per ridurre i rischi. In Cina si sta cercando di intrecciare aree edificate ed aree verdi in modo da trattenere e filtrare l’acqua in maniera naturale. Lo stesso concetto è stato applicato a Singapore, soprannominata “la città verde” per via della sua abbondanza di spazi verdi.

2. Foreste verticali
Stretti nello spazio, i residenti delle città hanno spesso guardato verso l’alto per estendere i propri ambienti. A Milano, in Italia, gli architetti hanno fatto lo stesso con rivestimenti di alberi, creando un “bosco verticale” su due blocchi residenziali a torre. Vantando ben 800 alberi, 4.500 siepi e 15.000 piante, il “bosco”, se sviluppato a terra, coprirebbe un’area pari a tre campi e mezzo di calcio. Progetti analoghi sono in fase di realizzazione in città svizzere, olandesi e cinesi.

3. Quartieri da 20 minuti
Immaginate se tutto ciò di cui aveste bisogno per una vita felice e salubre potesse essere a disposizione in massimo 20 minuti di percorrenza con il trasporto pubblico, in bici o a piedi da casa. Alcune città stanno lavorando in questo senso, a partire da Melbourne che vuole offrire ai residenti la possibilità di raggiungere facilmente negozi, servizi commerciali, strutture per la formazione o il tempo libero.

4. … e tutto ciò che si può!
A Parigi, il sindaco sta trasformando Rue de Rivoli nel prototipo di una futura metropoli in cui nessun parigino debba impiegare più di 15 minuti a piedi o in bici per andare al lavoro, raggiungere i negozi o usufruire di un ufficio pubblico.

5. Foreste urbane in miniatura
Le foreste in miniatura stanno spuntando su lotti di terreno urbani in tutto il mondo, ricorrendo ad un metodo ispirato ai templi giapponesi. Un botanico ha scoperto che le aree protette attorno ai templi, ai santuari e ai cimiteri contengono un’enorme varietà di vegetazione nativa che concorre a produrre ecosistemi resilienti e diversificati.

6. Le rotaie verdi
Anche i progetti di rigenerazione sono all’avanguardia tra le iniziative per le città sostenibili e sono certamente sulla strada giusta a Bangkok, dove la scarsità di aree verdi è finita sotto esame. Una vecchia linea ferroviaria sopraelevata è stata trasformata in un parco urbano. «Può non essere molto esteso ma ha aumentato la sua importanza di catalizzatore per la rigenerazione urbana e può trasformare il modo in cui le persone guardano agli spazi pubblici», ha affermato uno dei consulenti del progetto.

7. Pendolarismo più intelligente
In Israele, una nuova app potrebbe essere la soluzione per creare forme di pendolarismo più veloci, pulite e convenienti. Gli utenti inseriscono la loro posizione e la loro destinazione, dopodiché un algoritmo calcola il percorso più efficiente. Il trasporto pubblico viene così reindirizzato sulla base del risultato. Il sistema è stato introdotto per aiutare a contrastare il Covid-19 ma, se implementato in modo permanente, si ritiene possa consentire di risparmiare 25 milioni di dollari l’anno.




Traduzione a cura della Redazione
Fonte in lingua originale qui



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