A partire dal lancio ufficiale nel 2013, l’iniziativa One Belt, One Road (OBOR), proposta dal presidente cinese Xi Jinping allo scopo di ricostruire in chiave moderna le direttrici infrastrutturali e commerciali dell’antica Via della Seta, sta coinvolgendo un numero crescente di Paesi. Lo scorso febbraio, la visita in Cina del presidente Sergio Mattarella aveva sancito l’impegno dell’Italia a prendere attivamente parte al progetto. A maggio sarà Vladimir Putin a volare a Pechino per cercare di coniugare l’iniziativa OBOR con il processo integrativo dell’Unione Economica Eurasiatica, lo spazio economico comune che racchiude i mercati di Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Armenia e Kirghizistan.
PECHINO – Il coinvolgimento nell’iniziativa One Belt, One Road può portare benefici sia alla Russia che ad altri Paesi, stando a quanto ha sostenuto oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, rispondendo ad una domanda di un corrispondente dell’agenzia TASS.
«La Russia e i Paesi dell’Asia Centrale possono trarre vantaggio dal loro coinvolgimento nel processo di costruzione legato all’iniziativa One Belt, One Road», ha affermato il ministro.
«La Cina, la Russia e i Paesi dell’Asia Centrale hanno infatti compiuto importanti passi in avanti nella realizzazione dell’iniziativa. Per quanto riguarda Russia e Cina, noi, come dirigenti dei nostri Paesi, abbiamo concordato di unire il processo di integrazione dell’Unione Economia Eurasiatica e quello della Nuova Via della Seta. Le agenzie governative dei nostri Paesi stanno compiendo attivamente degli sforzi per coniugare queste iniziative», ha aggiunto Wang.
La Cina «saluta con fervore» la decisione del presidente russo Vladimir Putin di prendere parte al forum su invito del presidente cinese Xi Jinping, secondo quanto affermato dal ministro. «La partecipazione di Vladimir Putin testimonia l’alto livello raggiunto dalle relazioni tra i nostri due Paesi. Organizzeremo una calorosa accoglienza», ha sottolineato Wang.
Putin è atteso al Forum sull’iniziativa One Belt, One Road in programma a Pechino il 14 e 15 maggio prossimi. Per l’occasione è prevista la presenza di alti dirigenti provenienti da 28 Paesi, che si occuperanno dell’integrazione regionale e della cooperazione tra i Paesi asiatici.
Traduzione a cura della Redazione
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