È da poco uscito ‘A spasso nella città globali’, il nuovo numero trimestrale (cartaceo) di Scenari Internazionali, dedicato ad alcune tra le realtà urbane più avanzate al mondo. Dopo l’intervista all’Ambasciatore vietnamita Duong Hai Hung, proponiamo ai nostri lettori un secondo contenuto in anteprima gratuita, cioè l’intervista esclusiva rilasciataci dal Console Generale della Repubblica Popolare Cinese in Milano, Liu Kan, inserita all’interno della pubblicazione. Ricordiamo ai lettori che è possibile ordinare la rivista nel nostro negozio on-line.
A cura della Redazione
Console Liu Kan, bentornato su Scenari Internazionali. Shanghai e Milano sono gemellate dal 1979. Da allora, le due “capitali finanziarie” hanno trainato le relazioni economiche e commerciali bilaterali. Nel 2024, Shanghai ha battuto nuovi record: il PIL metropolitano ha superato quota 5.000 miliardi di yuan (€677,6 mld), il commercio estero ha raggiunto un valore di 4.270 miliardi di yuan (€578,67 mld) e il porto locale ha movimentato container merci per un totale di 51,51 milioni di TEU. Dove può ancora arrivare la metropoli cinese?
Grazie a Scenari Internazionali per l’invito. Sono molto contento di vedere l’interesse della vostra rivista per lo sviluppo di Shanghai. L’anno scorso sono andato a Shanghai per una settimana durante le mie vacanze e con grande piacere vorrei condividere alcuni pensieri.
Essendo uno dei punti di riferimento dello sviluppo economico della Cina, Shanghai rappresenta, agli occhi della comunità internazionale, una finestra importante per osservare l’economia cinese. Essendo la prima città cinese con un PIL superiore a 5.000 miliardi di yuan, Shanghai è tra le cinque città più grandi del mondo per scala economica. Ciò significa che la forza economica e la competitività di Shanghai hanno raggiunto un nuovo livello, ed il suo status e la sua influenza nel sistema urbano globale sono stati ulteriormente rafforzati.
Nel mondo di oggi, la pace e lo sviluppo sono ancora i temi del momento ma grandi cambiamenti mai visti prima in un secolo si stanno sviluppando in profondità, la globalizzazione economica ha incontrato correnti contrarie e il mondo è entrato in un periodo di cambiamenti turbolenti. Shanghai, come finestra di frontiera della riforma e dell’apertura della Cina nonché metropoli internazionale con un alto grado di dipendenza esterna, è tra le prime a sopportare il peso delle grandi sfide portate da profonde trasformazioni nell’ambiente esterno, ma affronta anche le opportunità create dai cambiamenti nel sistema di governance globale e nelle regole economiche e commerciali.
Secondo le pianificazioni, entro il 2035, Shanghai raggiungerà un aggiornamento completo delle sue funzioni come centro economico, finanziario, commerciale, logistico, scientifico e tecnologico, e come metropoli culturale.
Shanghai continuerà ad approfondire le riforme e l’apertura, nonché a creare un livello più elevato di economia aperta. L’ambiente imprenditoriale sarà ulteriormente ottimizzato per attrarre più capitali internazionali e imprese hi-tech. Allo stesso tempo, la cooperazione con i principali centri finanziari globali, come Milano, sarà rafforzata per migliorare le capacità dei servizi finanziari.
Shanghai accelererà il ritmo dell’innovazione scientifica e tecnologica, costruirà un centro di innovazione scientifica e tecnologica con influenza globale e promuoverà sviluppi rivoluzionari in campi all’avanguardia quali l’intelligenza artificiale, la biomedicina e i circuiti integrati. Contemporaneamente, attraverso la trasformazione digitale e intelligente, Shanghai promuoverà il potenziamento delle industrie tradizionali, coltiverà le industrie emergenti e costruirà un sistema industriale moderno.
Shanghai ottimizzerà infine la disposizione spaziale, migliorerà le infrastrutture di trasporto e rafforzerà la protezione ecologica dell’ambiente, con lo scopo di creare una metropoli internazionale intelligente e vivibile.
Da quando Shanghai e Milano sono diventate città gemellate nel 1979, le due parti hanno sviluppato una cooperazione ed uno scambio amichevoli nei settori dell’economia e del commercio, della cultura, delle fiere, delle industrie creative e della sicurezza alimentare. In occasione dei 55 anni dall’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia, Shanghai si unirà a Milano per promuovere ulteriormente gli scambi e la cooperazione in vari campi, promuovere il consenso sull’apprendimento reciproco e continuare a contribuire allo sviluppo delle relazioni bilaterali tra Cina ed Italia verso un livello superiore.
Il distretto di Pudong è uno dei simboli dell’ascesa economica della Cina ed il suo skyline è l’emblema della trasformazione del Paese. Cuore finanziario nazionale, il distretto ospita dal 2013 la Zona-Pilota di Libero Scambio di Shanghai (SFTZ), ampliatasi nel corso degli anni. Qual è l’obiettivo del governo in questa parte della città? Pudong può diventare un modello di sviluppo per altri distretti d’affari nel mondo?
Dal suo sviluppo ufficiale nel 1990, Pudong è rapidamente passato da terreno agricolo con pochi edifici bassi a centro finanziario e di innovazione internazionale in poco più di trent’anni. Gli straordinari cambiamenti sono un simbolo della riforma e dell’apertura della Cina e l’epitome della modernizzazione di Shanghai.
Nel 2024, durante la sua ispezione a Shanghai, il Presidente Xi Jinping ha sottolineato che la città, in quanto avanguardia della riforma e dell’apertura della Cina, nonché metropoli internazionale dai profondi legami con il mondo, deve promuovere riforme pionieristiche, guidare l’apertura a tutto tondo e promuovere solidamente il progetto-pilota di riforma nel distretto di Pudong. Ha chiarito che Pudong dovrebbe «diventare pioniere nelle riforme e nell’apertura ad un livello più alto».
Vari piani di attuazione pubblicati negli ultimi anni hanno dato a Pudong fiducia e garanzia per le sperimentazioni. In termini di commercializzazione dei fattori, concentrarsi sulla risoluzione degli ostacoli istituzionali affrontati dal flusso transfrontaliero di dati aziendali, perfezionare gli standard pertinenti e i processi operativi per la classificazione dei dati.
In termini di miglioramento del sistema di mercato, misure speciali per facilitare l’accesso al mercato di Pudong saranno studiate sulla base della Lista Negativa per l’accesso degli investimenti esteri in Cina, concentrandosi sull’abbattimento delle barriere, sull’apertura di scenari e sul miglioramento dei sistemi e dell’ambiente.
In termini di espansione dell’apertura ad alto livello verso il mondo esterno, la Zona-Pilota di Libero Scambio di Shanghai (SFTZ) ha realizzato una serie di innovazioni istituzionali che si allineano con le norme economiche e commerciali internazionali di alto livello. Ci coordineremo, inoltre, per promuovere un’apertura approfondita coinvolgendo le partecipazioni estere nella formulazione di standard nazionali.
In termini di sviluppo finanziario, Pudong ha riunito un gruppo di istituzioni finanziarie di livello mondiale ed importanti istituzioni di servizi professionali, che supporteranno ulteriormente Pudong nel continuare a migliorare il sistema del mercato finanziario, il sistema dei prodotti, il sistema istituzionale e il sistema infrastrutturale per servire meglio lo sviluppo dell’economia reale.
In termini di riforma scientifica e tecnologica, miglioreremo il meccanismo internazionale di innovazione collaborativa, incoraggeremo le aziende multinazionali a creare centri di ricerca, promuoveremo la cooperazione scientifica e tecnologica transfrontaliera, esploreremo la formulazione di regole etiche in campi scientifici e tecnologici all’avanguardia, come l’intelligenza artificiale e la biomedicina, e costruiremo una corsia preferenziale per la revisione etica.
Varie importanti iniziative strategiche nazionali, come la China International Import Expo (CIIE), la stessa SFTZ e la Lingang New Area, sono approdate a Shanghai, fornendo alla città un ampio palcoscenico per approfondire in modo completo le riforme ed espandere l’apertura di alto livello al mondo esterno.
Pudong può anche sfruttare molteplici strategie nazionali e piattaforme funzionali per amplificare il collegamento e gli effetti di sovrapposizione, oltre che giocare meglio un ruolo di svolta e di guida nella riforma complessiva. Essendo la frontiera della riforma e dell’apertura della Cina, Pudong è una vivida pratica del nuovo concetto di sviluppo nel promuovere la modernizzazione cinese.
Credo che la sua esperienza di successo porterà anche utili riferimenti a più città in termini di trasformazione economica e sviluppo di alta qualità. Accoglieremo inoltre amici da tutto il mondo che visiteranno Shanghai e la Cina per saperne di più.
Dopo la crisi di Evergrande, molti analisti occidentali avevano subito previsto conseguenze pesanti per il mercato real estate in Cina. Ad oltre un anno dalla sentenza di fallimento del colosso di settore, il comparto dello sviluppo immobiliare è ancora in fase di riconfigurazione. Le misure lanciate dal governo centrale e dai governi locali per ridurre i rischi sistemici stanno funzionando? Quale esperienza può trarre la Cina da questa vicenda in termini di approccio urbanistico?
La Cina attribuisce grande importanza allo sviluppo stabile e sano del mercato immobiliare e ha adottato misure per promuoverne la stabilità e la crescita sostenibile, intensificando progressivamente le politiche a sostegno del settore. Dal livello centrale a quello locale, i vari dipartimenti hanno rafforzato l’attuazione delle politiche esistenti ed introdotto nuove misure, portando il mercato immobiliare a mostrare segnali positivi di stabilizzazione.
◾ Garantire la consegna degli immobili e rafforzare la fiducia del mercato – Il governo centrale ha chiaramente stabilito l’obiettivo di “garantire la consegna degli immobili e tutelare il benessere dei cittadini”, chiedendo alle autorità locali di rafforzare la supervisione e assicurare che le imprese immobiliari rispettino i loro obblighi di consegna. I governi locali hanno istituito fondi speciali, coordinato prestiti bancari e aiutato gli sviluppatori in difficoltà a completare i progetti in corso, riducendo così le perdite per gli acquirenti. Queste misure hanno avuto un ruolo cruciale nel mantenere la fiducia del mercato.
◾ Allentare le restrizioni finanziarie per mitigare la crisi di liquidità delle imprese immobiliari – Il governo ha adeguato tempestivamente le politiche per supportare le esigenze di finanziamento ragionevoli delle imprese immobiliari, indipendentemente dalla loro forma di proprietà. È stato introdotto un sistema di “lista bianca” per facilitare l’accesso al credito agli sviluppatori qualificati, contribuendo così ad alleviare la pressione sulla liquidità del settore.
◾ Ottimizzare le politiche di acquisto per incentivare la domanda abitativa – Per stimolare la domanda di mercato, diverse città hanno allentato le restrizioni sugli acquisti e sui prestiti immobiliari. Tra le misure adottate vi sono la riduzione della quota di anticipo per l’acquisto, la semplificazione della verifica dei requisiti e l’ottimizzazione dei tassi di interesse sui mutui. Inoltre, alcuni governi locali hanno introdotto incentivi all’acquisto, attirando nuovi residenti e giovani famiglie interessate ad entrare nel mercato.
◾ Promuovere la ristrutturazione del settore immobiliare e ottimizzarne la struttura – Il governo incoraggia le imprese statali o le società private con solide risorse finanziarie ad acquisire gli asset delle imprese immobiliari in difficoltà, garantendo così la prosecuzione dei progetti. Parallelamente, le autorità locali favoriscono fusioni e riorganizzazioni tra le imprese del settore, migliorandone la stabilità complessiva. Questo processo è ancora in corso ma ha già contribuito a ridurre le incertezze del mercato.
Nel complesso, le sfide che il settore immobiliare cinese sta affrontando sono il risultato del processo di trasformazione e sviluppo. Con l’attuazione e il rafforzamento delle misure politiche, il mercato continuerà a stabilizzarsi, il settore riprenderà a crescere e si accelererà la costruzione di un nuovo modello di sviluppo immobiliare, favorendo una crescita di alta qualità del comparto.
Oltre alle metropoli affermate, in Cina stanno sorgendo città pensate come modelli per il futuro. La più nota è la Nuova Area di Xiong’an, nello Hebei, un ambizioso progetto lanciato nel 2017 con l’obiettivo di decongestionare Pechino. Nella mente del governo, questo è soltanto un progetto-pilota di trasformazione urbana fondato su elevata sostenibilità ambientale, digitalizzazione ed efficienza gestionale. Quante altre Xiong’an nasceranno nel resto del Paese?
La Nuova Area di Xiong’an è una zona di rilevanza nazionale, dopo la Zona Economica Speciale di Shenzhen e la Nuova Area di Pudong a Shanghai. La sua costruzione non è solo una misura strategica per il trasferimento delle funzioni non capitali di Pechino, ma rappresenta anche un’innovazione significativa nel concetto di sviluppo urbano in Cina. Con un focus su sostenibilità, tecnologia intelligente ed efficienza, Xiong’an intende diventare una metropoli moderna e sostenibile, ed è destinata a diventare un nuovo punto di riferimento per lo sviluppo urbano in Cina e nel mondo.
Il Presidente Xi Jinping ha delineato i “Quattro Principi” per la pianificazione e la costruzione di Xiong’an: visione globale e standard internazionali, mantenendo le caratteristiche cinesi; priorità ecologica e sviluppo verde; centralità del popolo, con particolare attenzione alla qualità della vita e al benessere dei cittadini; tutela e valorizzazione della cultura tradizionale, preservando la continuità storica.
La costruzione di Xiong’an sarà un banco di prova per esplorare nuovi modelli di sviluppo urbano, con la pianificazione integrata di tre dimensioni della città: sopra il suolo, sottoterra e nel cloud.
◾ Pianificazione della Città Sotterranea: un’Infrastruttura Intelligente – Uno dei concetti chiave nella pianificazione di Xiong’an è lo sviluppo razionale dello spazio sotterraneo, privilegiando la costruzione del sottosuolo prima della superficie. Una rete integrata di tunnel ospiterà infrastrutture essenziali come elettricità, telecomunicazioni, gas, riscaldamento e sistemi idrici, con una gestione unificata e monitoraggio intelligente. Questo sistema migliorerà l’estetica e la sicurezza urbana, riducendo drasticamente la necessità e i costi dei lavori stradali. La città sotterranea si estenderà per circa 1,1 milioni di m2, con stazioni ferroviarie ad alta velocità e metro interconnesse in un unico livello.
◾ Xiong’an e la Città Digitale: il Futuro della Smart City – Ogni edificio ed ogni lampione della città avrà un corrispondente gemello digitale all’interno della città virtuale. Il Centro di Calcolo Urbano di Xiong’an, considerato il “cervello della città”, sfrutterà tecnologie come big data, blockchain e IoT (Internet of Things) per ottimizzare la gestione e il funzionamento della città, rendendola più efficiente e intelligente.
◾ Uno Sviluppo Verde e Sostenibile – Il principio “prima piantare alberi, poi costruire la città” guida la crescita di Xiong’an. Negli ultimi sette anni è stata creata la foresta “Millennium Forest”, estesa su 320 km² di superficie, aumentando il tasso di copertura forestale dall’11% al 34,9%. Il concetto di “300 metri di cammino per raggiungere un parco, 1 km per una fascia boschiva, 3 km per una foresta” sta diventando realtà.
Inoltre vengono costruiti sempre più edifici a bassa o zero emissione, trasformando Xiong’an in un modello per l’architettura sostenibile. Questi edifici sono diventati le cellule vitali di questa “città del futuro”. Il Presidente Xi Jinping ha sottolineato: «Non stiamo costruendo solo una città nuova e bella, ma vogliamo creare un luogo dove le persone possano vivere una vita migliore».
L’innovazione, la cultura e il benessere dei cittadini saranno i veri motori del futuro urbano. L’esperienza di Xiong’an fornirà un riferimento prezioso per lo sviluppo urbano in altre regioni ma, data l’ampiezza del territorio cinese e le differenze regionali, ogni area seguirà il proprio percorso in linea con la strategia nazionale. Attraverso innovazione, coordinamento, sostenibilità, apertura e condivisione, la Cina continuerà a costruire città moderne che rispondano alle esigenze della popolazione, contribuendo alla modernizzazione del Paese e migliorando la qualità della vita per tutti i cittadini.

Stando alle elaborazioni di Unioncamere Lombardia su dati ISTAT, nel 2023 l’export lombardo verso la Cina continentale è cresciuto del 3% rispetto al 2022, fino a coprire il 35,6% del totale esportato dalla regione italiana nell’area dell’Asia Orientale. Quali sono le prospettive dei rapporti tra Cina e Lombardia?
Da tempo, la cooperazione tra la Cina e la Regione Lombardia ha basi profonde e ampie prospettive. Le quattro regioni della nostra circoscrizione consolare hanno forte vitalità economica, e tra queste la Lombardia è quella più sviluppata: non è solo la locomotiva dell’economia italiana, ma anche la pioniera della cooperazione con la Cina. I dati ISTAT mostrano che nei primi tre trimestri del 2024, l’interscambio commerciale della Lombardia con la Cina è stato di 17,333 miliardi di euro, pari al 35,6% di quello totale dell’Italia con la Cina, percentuale superiore ad un terzo del totale.
La Regione Lombardia è la principale destinazione degli investimenti delle imprese cinesi in Italia. La Camera di Commercio Cinese (CCCIT), registrata e fondata a Milano, ha pubblicato un rapporto sullo sviluppo delle imprese cinesi in Italia nel 2024. I dati mostrano che più del 50% delle imprese cinesi si trovano in Lombardia, coprendo vari settori come finanza, auto, design, alimentare, medicina, commercio digitale ed altri ancora.
Più del 60% delle imprese cinesi in Italia prevede di effettuare ulteriori investimenti nei prossimi tre anni in Lombardia. Secondo le statistiche del nostro Consolato, nel 2024, oltre 50 delegazioni economiche e commerciali locali cinesi hanno visitato Milano e si sono tenute tante attività di promozione economica e commerciale in diverse forme.
La Cina continua ad espandere l’apertura di alto livello. Credo che Cina e Lombardia approfondiranno ulteriormente il potenziale di cooperazione nei settori digitale, verde, farmaceutico ed altri, nonché promuoveranno il commercio e gli investimenti bilaterali ad un livello superiore.
Inoltre, la politica di esenzione dal visto per l’Italia è stata ampliata fino ad includere l’ingresso per affari, turismo, visite a parenti ed amici, transito ed altro, mentre la durata del soggiorno è stata prolungata a 30 giorni. Con le aperture delle nuove rotte aeree Shanghai-Venezia, Chengdu-Milano e Xi’an-Milano, il numero di voli diretti tra la Cina e l’Italia è salito a 64 ogni settimana. I contatti tra i due popoli sono più stretti.
Spero sinceramente che la Regione Lombardia migliori ulteriormente l’ambiente imprenditoriale, contribuisca insieme con la Cina alla promozione dell’amicizia, rafforzi la cooperazione reciprocamente vantaggiosa e promuova lo sviluppo delle relazioni bilaterali ad un livello superiore.
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