Descrizione
Se questi mesi di guerra ci hanno insegnato qualcosa, è che non è possibile semplificare senza aver prima affrontato la complessità e che l’informazione non può essere piegata al sensazionalismo o alle esigenze dello share. Tra i limiti principali del mainstream in politica internazionale non c’è solo la banalizzazione del dibattito ma anche la riduzione del campo di discussione a pochi grandi Paesi. Dopo l’ultimo trimestrale, interamente dedicato al conflitto russo-ucraino, in questo numero speciale Scenari Internazionali sceglie di approfondire una realtà spesso ignorata, cioè quella delle nazioni più piccole, prendendo in esame sette casi Paese particolarmente significativi, suddivisi per continenti: Lussemburgo e Liechtenstein in Europa; Singapore, Brunei e Bahrein in Asia; Panama in America e Mauritius in Africa. Per lo più spregiativamente etichettati come “paradisi fiscali” per le loro normative particolarmente favorevoli alle imprese, molti di questi Stati devono in realtà le loro fortune soprattutto ad intuizioni, abilità organizzative e capacità di massimizzare i propri punti di forza, che gli hanno consentito di affermarsi non solo come attrattori di investimenti ma anche come veri e propri modelli di crescita e sviluppo.
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