USA. La Bay Area di San Francisco traina la crescita grazie al tech, seguono Austin e Seattle

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A cura della Redazione


La Bay Area di San Francisco ha sin qui trainato la crescita degli Stati Uniti durante l’anno, con un aumento del PIL pari al 4,8%. È quanto emerge dal rapporto 2022’s Fastest-Growing U.S. Cities, Ranked, recentemente pubblicato dal Kenan Institute of Private Enterprise.

Tra le aree metropolitane estese prese in esame, quella della città californiana è prima in assoluto nel Paese, seguita da Austin (4,3%), Seattle (3,5%), Raleigh and Durham (3,4%), Dallas (3,1%) e Denver (3%). Sotto il 3% tutte le altre e addirittura in territorio negativo Detroit (-0,1%), Memphis (-0,4%), Virginia Beach (-0,4%) e Milwaukee (-0,5%).

A sostenerne la capacità è – nemmeno a dirlo – il comparto tecnologico, dominante nel cuore della celebre Silicon Valley, principale motore di innovazione del Paese. «Durante la scorsa decade, la Silicon Valley è diventata sinonimo di innovazione, posti di lavoro tech e sviluppo alimentato dalle start-up», spiega il rapporto.

Con le restrizioni agli spostamenti e l’aumento del ricorso agli strumenti digitali che ne sono conseguiti, la pandemia ha impresso un’ulteriore spinta al settore. «Il Covid-19 ha provocato un’impennata del lavoro a distanza e delle riunioni virtuali, aumentando enormemente il valore e lo status culturale di aziende come Zoom, con sede a San José».

Non tutto, però, promette bene. Gli esperti del Kenan Institute segnalano anche alcuni dati che destano preoccupazione, come gli annunci di licenziamento e di blocco delle assunzioni, e i bruschi sbalzi negli annunci immobiliari attivi ad indicare che «il mercato immobiliare della regione è tra i più in crisi del Paese».

Passando al secondo gradino, la classifica si sposta nel profondo Sud, più precisamente ad Austin, in Texas, dove diversi fattori economici ed ambientali consentono di individuare più d’una somiglianza con l’ecosistema presente all’ombra del Golden Gate. Il rapporto sottolinea come vari big, quali Amazon, Google, Oracle e Tesla, abbiano espanso le proprie attività da queste parti. Tale fermento ha provocato però anche un significativo aumento dei prezzi degli immobili, con il valore medio delle abitazioni salito da 349.156 a 566.479 dollari in appena due anni.

Il terzo posto ci porta invece nella parte nordoccidentale del Paese, a Seattle, nello Stato di Washington. Sotto l’imponente sguardo dello Space Needle, futuristica torre costruita per l’Expo 1962, non sono soltanto giganti come Amazon e Microsoft a trainare la crescita ma anche imprese attive nel settore green: «La città ha recentemente visto la creazione di laboratori manifatturieri per lo sviluppo di tecnologie pulite, attivato nuove iniziative per costruzioni più sostenibili e siglato un Nuovo Green Deal lo scorso settembre».




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