Fotovoltaico. La veneta FuturaSun apre nuovo sito di produzione da 20.000 m2 in Cina

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FuturaSun, azienda leader nella produzione di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, amplia la sua capacità manifatturiera con una nuova fabbrica a Taizhou, città a livello di prefettura da oltre 4,5 milioni di abitanti nella provincia dello Jiangsu, nella Cina Orientale. Lo stabilimento dispone di quattro linee automatizzate, con una capacità produttiva annua di 500 MW.



FuturaSun apre un nuovo stabilimento a Taizhou con l’obiettivo dichiarato di «sfidare direttamente in terra cinese i colossi del settore fotovoltaico». Adottando soluzioni italiane in ambito tecnologico ed energetico, l’azienda veneta, con sede a Cittadella (PD), mette in campo una propria strategia «basata sul binomio Italia-Cina».

Il nuovo stabilimento di FuturaSun si sviluppa su un’area di 20.000 m2, allestita con quattro linee «altamente automatizzate», che garantiscono una capacità produttiva di 500 MW/anno. Il progetto imprenditoriale prevede a breve l’espansione della capacità produttiva ad 1 GW. L’azienda fa sapere che il cuore della produzione sono le nuove stringatrici Silk, progettate in Italia dal team FuturaSun in collaborazione con uno spin-off dell’Università di Padova.

Il nuovo stabilimento di FuturaSun è situato nel distretto industriale di Taizhou nella provincia dello Jiangsu, poco a nord di Shanghai e a 200 km dall’altro sito produttivo di Maanshan. Molte sono le aziende del settore fotovoltaico qui insediate, da quelle produttrici di componentistica, ai noti colossi produttori di pannelli. L’azienda – forte anche di un aumento del fatturato pari al 70% nel primo semestre di quest’anno – sostiene così di voler «espandere la sua produzione in località strategiche specializzate nel fotovoltaico dove la filiera è matura e competitiva».

In controtendenza fra le realtà europee del settore, FuturaSun comunica di essere la prima, e fin’ora unica, azienda italiana che produce anche per il mercato locale in virtù del radicamento in Cina dell’imprenditore Alessandro Barin, che dichiara: «Nelle dinamiche mondiali tra Europa e Cina e nel nostro settore gli esempi di investimenti di successo per la produzione di moduli sono rare. L’apertura della nuova fabbrica dimostra ancora una volta che FuturaSun è un’azienda europea che sa mantenere il proprio business e crescere operando in una dinamica bi-culturale».




Fonte: FuturaSun