Friuli-Venezia Giulia. Export verso Russia in calo (-4,8%) nel primo semestre: trainano meccanica, mobili e navale

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TRIESTE – Prima parte dell’anno in chiaroscuro per l’interscambio regionale con la Russia dopo la performance più che positiva del 2017 (+20%). Il Friuli-Venezia Giulia ha infatti chiuso in crescita (+3,7%) il primo semestre di quest’anno a 324 milioni di euro di scambi commerciali, frutto dell’incremento in doppia cifra dell’import da Mosca (+10,5%), ma in calo nelle esportazioni (-4,8%), che si attestano a 132,6 milioni di euro.

Tra le province, nel semestre vola Gorizia a 48 milioni di euro, con una crescita export del 18,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente, seguita da Udine, anch’essa in positivo (+3,4%) a quasi 44 milioni di euro. Male invece Pordenone e Trieste, rispettivamente con perdite del 28,2% e del 24,7%. È il quadro degli scambi (base Istat) con il grande Paese eurasiatico emerso oggi a Trieste nel corso del I Seminario Italo-Russo, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum economico di San Pietroburgo, Generali e Rizzani de Eccher S.p.A., in collaborazione con il Centro culturale Veritas, Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia.

Elaborazione Associazione Conoscere Eurasia su dati Istat – primo semestre 2018

«Macchinari e meccanica, prodotti della siderurgia e cantieristica navale, ma anche mobili, motori e apparecchiature costituiscono il motore delle imprese del Friuli-Venezia Giulia nell’export verso la Russia – ha detto il presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia, Antonio Fallico – Un rapporto stretto, quello con Mosca, che può fare un salto di qualità importante anche in virtù della complementarietà delle reciproche produzioni».

Nel dettaglio, cresce l’export degli apparecchi elettrici (+38,4% – 48,7 milioni di euro), mentre sono in calo i macchinari (-41,4% – 30,7 milioni di euro) e stabili i prodotti delle altre attività manifatturiere, in gran parte mobili (24 milioni di euro). Lo scorso anno, le importazioni dal Friuli-Venezia Giulia sono cresciute il doppio (+20%) rispetto alla media nazionale, con un valore complessivo di 324,4 milioni di euro e un saldo attivo della bilancia commerciale di quasi 17 milioni di euro. In crescita notevole, infine, l’importazione di metalli e prodotti della siderurgia, prima voce degli ordini dalla Russia con 123 milioni di euro. La Russia è il 12° Paese buyer al mondo per la regione e per le sue aziende, grazie ad una crescita che nel 2017 ha riportato le vendite a livelli superiori rispetto al 2012, prima cioè delle sanzioni e della crisi del rublo.


Fonte:
Associazione Conoscere Eurasia – Ispropress