FuturaSun diventa produttore di celle fotovoltaiche: al via un polo industriale da 10 GW a Huai’an

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A cura della Redazione


FuturaSun, produttrice italiana di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza, ha siglato un accordo strategico con il governo della città di Huai’an, nella provincia cinese dello Jiangsu, per la costruzione di un sito produttivo di celle solari.

Si tratta – fanno sapere dall’azienda – di un’altra importante pietra miliare nel progetto di verticalizzazione della propria filiera fotovoltaica: con la cerimonia della firma dello scorso 10 maggio, a Huai’an, l’azienda italiana entra a pieno titolo tra i big dei produttori di celle fotovoltaiche al mondo.

Il progetto prevede la costruzione di una gigafactory da 266.000 metri quadrati. L’investimento sarà inizialmente di 150 milioni di euro e si svilupperà in due fasi. Nell’arco di tre anni, una volta completato e messo in funzione, l’impianto avrà una capacità produttiva annua di 10 GW di celle solari ad alta efficienza di ultima generazione basate sulla tecnologia TOPCon di tipo N.

La produzione, altamente automatizzata in tutto il suo processo, avrà inizio nella primavera del 2024 e le celle saranno parte integrante dei moduli FuturaSun sia per la gigafactory italiana sia per quelle in Cina. La verticalizzazione – sostengono da FuturaSun – porterà ad «ancora maggiore garanzia di qualità, maggior autonomia di approvvigionamento, maggior capacità di affrontare le evoluzioni tecniche e tecnologiche del futuro».

«Si tratta di un progetto straordinario e senza precedenti in cui il Gruppo italiano si pone come obiettivo di entrare in un’arena finora riservata ai big player cinesi», ha commentato Alessandro Barin, co-founder e CEO di FuturaSun, che ha aggiunto: «È una conferma della nostra capacità di toccare traguardi sempre nuovi, concretizzando sogni considerati irrealizzabili. Futurasun va oggi a consolidare la filiera del gruppo, a garantire l’approvvigionamento del principale costituente del modulo, la cella, e a presidiarne la qualità per gli stabilimenti non solo cinesi, ma anche – e soprattutto – Europei. Questo investimento rafforzerà il legame tra Italia e Cina, tratto distintivo della nostra azienda».

Alla cerimonia della firma erano presenti le autorità distrettuali cinesi e italiane. Zhu Haibo, Segretario del Comitato del Partito del Distretto di Qingjiangpu, ha espresso gratitudine per l’attenzione e il supporto nei confronti del territorio.

Alessandra Palumbo, Console Aggiunto del Consolato Generale d’Italia a Shanghai, ed Ermanno Vitali, membro del Consiglio della Camera di Commercio Italiana in Cina, hanno manifestato particolare stima nei confronti di FuturaSun, una realtà italiana che – fanno sapere dalla stessa azienda – fin dalla sua nascita ha dato grande importanza agli investimenti in ricerca e sviluppo e alla sostenibilità ambientale.

Il co-founder e COO di FuturaSun, Xu Ning, ha sottolineato come l’ottima collaborazione tra l’azienda italiana e il distretto porterà a numerosi vantaggi reciproci. L’ambizioso progetto – fa sapere FuturaSun – sarà sicuramente un nuovo successo per l’azienda, che prosegue nel suo percorso di crescita e consolidamento industriale, avendo messo a frutto in pochi anni il know-how tecnologico del distretto fotovoltaico veneto ed affermandosi nel mercato «con un’ampia gamma di moduli ad alta efficienza».

Per la produzione dei propri moduli fotovoltaici, FuturaSun ha realizzato una prima gigafactory a Taizhou nel 2020 ed è ora in fase di avanzamento una seconda gigafactory e l’HQ Asia a Suzhou. Entrambe si trovano all’interno dell’ampio distretto fotovoltaico della provincia del Jiangsu, il più vasto e dinamico al mondo, dove l’azienda italiana, per prima e sin qui unica, ha saputo affermarsi.

Da qualche mese, FuturaSun sta perseguendo anche l’ambizioso piano di reindustrializzazione europea della filiera fotovoltaica con il progetto di una gigafactory a Cittadella (PD), dove si trova lo storico HQ Europa dell’azienda.