SF&LmI. Cambiare o Essere Cambiati: digitalizzazione, sostenibilità e condivisione in ottica strategica

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Si è conclusa giovedì scorso, 23 febbraio, la settima edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, l’appuntamento annuale dedicato all’incontro tra il mondo della logistica, delle spedizioni, dei trasporti, e quello dell’economia produttiva italiana, promosso da ALSEA e The International Propeller Clubs, presso il Centro Congressi di Assolombarda. Scenari Internazionali, media partner dell’evento per il terzo anno consecutivo, era a Milano per seguire la due-giorni di dibattito e confronto.


di Jasmin Fedele


MILANO – Oltre 6.000 partecipanti in modalità ibrida, con 11 panel e tantissime tematiche affrontate, tra cui la novità dello spazio e dell’industria di settore italiana. Sono questi i numeri record dell’ultima edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, conclusasi giovedì scorso, dopo due intensi giorni di dibattito a Milano.

La nuova corsa allo spazio tra le grandi potenze è infatti ripartita e, rispetto a dieci anni fa, ci sono elementi di novità: Simonetta Di Pippo, direttrice dello Space Economy Evolution Lab di Sda Bocconi, ha evidenziato come questo settore veda notevoli investimenti anche da parte di privati, tra i quali spicca SpaceX di Elon Musk. Andrea D’Ottavio, ingegnere aerospaziale e coordinatore “Spazio” del centro studi di Geopolitica.info, ha incentrato il suo intervento sulla conquista dello spazio in cerca di nuove risorse da parte delle grandi potenze e sul ruolo determinante dell’agenzia aerospaziale italiana.

Come di conseuto, l’apertura dell’evento si era concentrata sul complesso sistema marittimo italiano ed europeo, l’intervento del Contramm. Massimo Seno, del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha sottolineato l’importanza di avere una prospettiva strategica del mare che bagna le nostre spiagge.

Betty Schiavoni, presidente di ALSEA, ha evidenziato come, prima la pandemia, e poi la guerra che ormai da un anno attanaglia l’Ucraina abbiano messo in discussione la globalizzazione e gli equilibri geopolitici globali. L’orientamento del commercio internazionale cambierà dunque rotta da Est ad Ovest, secondo Schiavoni, che ha messo inoltre in risalto il bisogno di uno sviluppo politico ed industriale oltre che di una nuova visione strategica, non solo economica ma anche culturale.

La prima parte della giornata ha registrato l’intervento di Alessandro Aresu, consigliere scientifico della rivista Limes, con una relazione incentrata sulla guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina, indicando come Pechino domini la piramide dell’industria delle batterie grazie alla presenza di grandi giacimenti minerari ma anche la dipendenza a livello globale da Taiwan per l’industria dei semiconduttori. Mentre Washington non è certo in dismissione a livello di supply chain globale e crescono i controlli sulle esportazioni, il futuro vedrà cicli di ascesa e cadute a seconda delle filiere.

Il dibattito è proseguito parlando di indipendenza energetica, cominciando con Francesco Galletti, senior consultant di The European House-Ambrosetti, secondo cui è necessario ridurre la dipendenza energetica, anche in virtù dei positivi dati che vedono l’Italia disporre di un’autonomia energetica pari al 22%, notevolmente migliorata negli ultimi venti anni rispetto alla media europea.

Luca Romano, fondatore del blog “L’avvocato dell’atomo”, ritiene che le rinnovabili abbiano bisogno di un’integrazione stabile e continua, spiegando la situazione attuale attraverso dati ed informazioni rispetto al fabbisogno energetico. Con il nucleare, secondo Romano, si riuscirebbe a decarbonizzare, senza sarebbe impossibile.

Ad amplificare questo messaggio ci ha pensato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, affermando che è fondamentale investire sul nucleare per la neutralità tecnologica, oltre che sulla ricerca e sviluppo. Secondo Salvini non si dovrebbe parlare solo di elettrico ma occorre sperimentare ogni forma energetica.

Il ministro si è poi soffermato sul settore dell’autotrasporto, in particolare sul tema del Brennero, augurando agli italiani di poter assistere alla costruzione del Ponte sullo Stretto in quanto opera pubblica di notevole spessore e potenziale magnete turistico ed industriale su scala globale.

La sua relazione ha toccato l’importanza strategica dell’intermodalità e della logistica: oggi l’80-90% delle merci che transitano nel nostro Paese viaggia su gomma, serve dunque potenziare le cosiddette autostrade del mare e la logistica nel suo insieme, che è parte integrante del sistema di sviluppo sostenibile ed industriale del Paese. In quest’ottica il Ministero sta ragionando anche sui retroporti, in particolare sull’area di Alessandria, affinché il vecchio triangolo industriale Milano-Torino-Genova torni pienamente competitivo. Sul ruolo del mare, Salvini ha auspicato che il Mediterraneo e l’Italia giochino la loro funzione di piattaforma logistica naturale.

Il secondo ed ultimo giorno di convegno ha visto al centro del dibattito la digitalizzazione, i dati, le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, debole in aiuto alla sostenibilità e ai temi ESG oltre che alla gestione logistica. Il viceministro Edoardo Rixi ha sottolineato che queste tematiche passano da una riforma sostanziale del settore.

In particolare, l’esponente del Governo ha rimarcato la necessità di una gestione unitaria a livello nazionale che non vada a creare duplicati e competitività tra gli scali e tenga anche conto delle esigenze delle comunità locali con risorse compensative a fronte di un aumento dei traffici.

Sul concetto di condivisione dei dati è intervenuta la direttrice Organizzazione e Digital Transformation dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), Laura Castellani, che si è soffermata sull’importanza della condivisione dei dati tra gli Stati membri dell’Unione Europea per accelerare la digitalizzazione totale e, dunque, la velocità e facilità di gestione multilaterale, non solo del settore logisitico.

Tra gli interventi del panel Tecnologie, digitalizzazione, semplificazione: i tre pilastri delle sinergie tra produzione e logistica, spicca quello di Ivy Tse, Co-fondatrice di FreightAmigo, startup cinese che ha come obiettivo semplificare attraverso l’integrazione dell’intelligenza artificiale nella pipeline logistica. Nello specifico, l’imprenditrice ha descritto la facilità d’utilizzo di questo tipo di piattaforme, la loro sostenibilità ecologica e la velocizzazione dei passaggi burocratici che permette.

Barbara Visentini, consigliere di Confitarma, dopo aver mostrato la bellezza della flotta italiana, ha messo in evidenza l’urgenza di sburocratizzare il sistema italiano per competere in un contesto internazionale sempre più esigente e veloce.




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