Avanza Piano d’Azione Italo-Tedesco, rinnovata cooperazione per lavoro, istruzione e formazione

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Photo credit © Deutsche Botschaft Rom




A cura della Redazione


È stato finalizzato ieri, dai ministri competenti di Italia e Germania, il rinnovo della Dichiarazione comune di intenti concernente la cooperazione tra i due Paesi nei campi dell’istruzione e della formazione professionale, dei servizi pubblici per il lavoro e delle politiche attive del mercato del lavoro.

La sottoscrizione della Dichiarazione di intenti costituisce un primo fondamentale seguito operativo del Piano d’Azione Italo-Tedesco sottoscritto lo scorso 22 novembre dai due capi di governo, come sottolinea in una nota il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano.

«Nell’attuale contesto, segnato da sfide di carattere trasversale che caratterizzano e accomunano i rispettivi mercati del lavoro, quali la diminuzione della popolazione in età lavorativa e la crescente mancanza di manodopera qualificata per sostenere le transizioni digitale e verde, Italia e Germania si impegnano a continuare e rafforzare la collaborazione nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale», spiegano dal Ministero di Via Veneto.

In particolare – prosegue il comunicato stampa – i due Paesi promuoveranno lo scambio di esperienze e buone pratiche in percorsi di formazione duale, inclusione giovanile, empowerment femminile, mobilità lavorativa e servizi per l’impiego, definendo specifici ambiti di collaborazione che qualificano il rapporto tra i rispettivi Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e delle Politiche Sociali in modo proattivo.

L’obiettivo di rafforzare gli scambi e la collaborazione sui centri pubblici per l’impiego e sui temi dell’inclusione sociale e del mercato del lavoro, sull’istruzione e formazione professionale, con un focus anche sul sistema duale, «costituisce inoltre un importante contributo dell’Italia e della Germania alle iniziative promosse nell’ambito della comune partecipazione all’Unione Europea, per dare concreta attuazione all’Anno Europeo delle Competenze».