‘BOOM! La moda italiana’, per tre giorni Capannori si trasforma in centro B2B internazionale

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A cura della Redazione


A Capannori (LU), nel calendario degli eventi collaterali della mostra BOOM! La moda italiana, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca su proposta e ideazione di Sabrina Mattei a settanta anni dalla prima sfilata nella “Sala Bianca” di Palazzo Pitti a Firenze, CNA Federmoda, la rete di imprese del calzaturiero T4S e la Fondazione Banca del Monte di Lucca hanno organizzato una business street.

In programma dal 14 settembre fino alla giornata di oggi, l’evento vede la collaborazione del Comune di Capannori, e il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia. Si tratta di una tre-giorni di dialogo tra le aziende calzaturiere del territorio e buyer internazionali.

Giovan Battista Giorgini, imprenditore arguto e visionario, trasformò una felice intuizione in quello che oggi è il mercato italiano all’estero del settore moda. Unanimemente riconosciuto come l’inventore del Made in Italy, nel 1951 scommise tutte le sue carte sulla possibilità di far conoscere l’artigianato di eccellenza italiano attraverso un “prodotto” unico, la moda italiana, espressa da sarti e stilisti emergenti, organizzando la prima sfilata di alta moda, invitando i più grandi buyer internazionali a Firenze.

L’evento di Capannori è stato presentato alla stampa nella mattina di giovedì 15 settembre al Polo Tecnologico di Segromigno in Monte, alla presenza dell’Assessore all’Innovazione e al Polo Tecnologico, Lucia Micheli, della curatrice della mostra, Sabrina Mattei, del responsabile nazionale CNA Federmoda, Antonio Franceschini, del coordinatore della rete di imprese Tuscany4Shoes (T4S), Roberto Lenci, del Temporary Manager della stessa T4S, Pietro Angelini, e del consigliere della Fondazione Banca Del Monte di Lucca, Lamberto Serafini, che ha portato i saluti di Andrea Palestini, presidente della Fondazione.

Le aziende del territorio hanno la possibilità di confrontarsi presso il Polo Tecnologico di Segromigno in Monte con una decina di buyer internazionali provenienti da Kazakhstan, Giappone, Albania e Sudafrica in incontri B2B. Di particolare interesse l’apertura dei lavori del 15 settembre, che tra gli interventi ha visto anche quello di Roberto Corbelli, esperto e ricercatore di tendenze che ha offerto ai partecipanti una rappresentazione dell’evoluzione dello scenario globale.

«’BOOM! La moda italiana’ è un progetto complesso, scaturito dall’esigenza di creare qualcosa di importante sul territorio per rendere omaggio ad un personaggio illustre, nato a Forte dei Marmi da famiglia lucchese, e nel contempo celebrare la nascita della moda italiana per come la conosciamo oggi», spiega la curatrice della mostra Sabrina Mattei, che aggiunge: «Queste tre giornate dedicate al B2B in ambito calzaturiero sono nate proprio nel solco della sua azione di promozione del Made in Italy nel mondo e ci sembrava la misura giusta per arricchire il progetto con una iniziativa concreta di valorizzazione del territorio, della sua cultura produttiva, della sua capacità di produrre bellezza e ricchezza per tutto un indotto».

«Siamo davvero orgogliosi di essere riusciti ad organizzare un evento di questa portata sul nostro territorio con il quale vogliamo sviluppare la rete di imprese del settore calzaturiero e naturalmente il distretto», afferma Roberto Lenci, coordinatore di T4S, che prosegue: «Un evento che vede la partecipazione di numerose e importanti aziende estere che abbiamo intenzione di ripetere anche nei prossimi anni a beneficio non solo del comparto calzaturiero, ma anche di tutto il territorio di Capannori. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa importante iniziativa».

«La rete T4S continua a crescere e a dimostrare di essere un interlocutore valido e credibile sui fronti nazionali e internazionali», dichiara Pietro Angelini, Temporary Manager di T4S, che continua: «Auspichiamo che questo evento consenta di aprire un costante rapporto con Ice per sviluppare il rapporto con i mercati internazionali e invitare nel nostro distretto imprese e clienti. Questa iniziativa si aggiunge al percorso di internazionalizzazione che stiamo portando avanti con una compagine di imprese della rete per sviluppare il mercato Usa e al percorso di agevolazione alla partecipazione alle fiere nazionali».

«La rete di imprese del calzaturiero è un soggetto significativo della realtà produttiva del nostro territorio che sta crescendo e portando avanti attività di grande rilevanza per lo sviluppo del settore, come dimostra l’organizzazione di questo evento», sostiene l’Assessore all’Innovazione e al Polo Tecnologico, Lucia Micheli, che conclude: «Un evento con cui le aziende calzaturiere locali hanno l’importante opportunità di incontrare buyer stranieri e quindi promuovere i loro prodotti a livello internazionale con la possibilità così di allargare la loro rete di vendita. Ringraziamo tutti i soggetti che hanno permesso di portare a Capannori un’iniziativa così rilevante, non solo per il settore calzaturiero, ma anche per tutto il territorio».

«Il settore moda italiano è un indubbio valore economico e sociale per il nostro Paese, significando oltre 67.000 aziende che vedono occupati circa 600.000 lavoratrici e lavoratori», spiega il responsabile nazionale CNA Federmoda, Antonio Franceschini, che illustra l’importanza del comparto: «A queste imprese vanno aggiunte quelle del terziario, che impiegano ulteriori 600 mila addetti, un volano strategico per lo sviluppo dei territori. Quei territori che, come il distretto calzaturiero di Segromigno in Monte, tanta valenza hanno dal punto di vista culturale e di connessione sociale. La moda italiana è infatti un settore diffuso, policentrico che, attraverso le diverse specializzazioni e declinazioni, arriva ad esprimere un primato mondiale. La moda è anche un forte driver per l’export e nel 2021 ha registrato un attivo commerciale di circa 34 miliardi euro, diventando motore per l’internazionalizzazione delle imprese. Anche da questi numeri si comprende come sia importante analizzare il settore in una modalità approfondita e che necessita del contributo del mondo accademico: i corsi di laurea dedicati alla moda sono, tutto sommato, di recente costituzione mentre un settore economico così diffuso e articolato avrebbe avuto la necessità di essere messo più al centro degli studi. La moda italiana – attraverso le sue filiere produttive, ma anche grazie alla sua rilevante rete distributiva – rappresenta un inestimabile patrimonio di conoscenze e competenze e per mantenerlo e rinnovarlo, in considerazione dei processi evolutivi, è necessario dedicargli attenzione come sistema-Paese. Come CNA Federmoda abbiamo da tempo avviato processi in questo senso e portato all’attenzione delle Istituzioni la necessità che il settore venga considerato strategico per l’Italia. È anche per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto ‘BOOM! La moda italiana’ vedendo nel suo contesto complessivo tante opportunità di analisi e riflessioni sul settore, utili anche a definire e programmare azioni di supporto al sistema delle imprese italiane».

L’iniziativa rientra nelle attività della piattaforma WeLoveModainItaly che CNA Federmoda ha strutturato per sostenere la promozione delle imprese artigiane e le PMI del settore moda sui mercati internazionali. Una progettazione – questa di WeLoveModainItaly – che, grazie al supporto della Farnesina e di ICE-Agenzia, ha portato imprese del settore abbigliamento a fine agosto a Toronto e porta oggi buyer sul distretto di Capannori.

La mostra BOOM! La moda italiana prosegue al Palazzo delle Esposizioni di Lucca, in Piazza San Martino n. 7, fino alla giornata di oggi, 16 ottobre. Il progetto è partito nel 2021 con il convegno BOOM! La moda italiana – Economia e rinascita, tenutosi nel settembre 2021 a Villa Bertelli (Forte dei Marmi), dove si è anche svolta la mostra dal 6 al 28 agosto scorsi.



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