Tunisia. Segretario Ben Ahmed annuncia imminente ratifica dell’accordo commerciale coi Paesi dell’Africa Occidentale

image_pdf
di Tunis Daily News

Nel 2018, la Tunisia e la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) ratificheranno un memorandum d’intesa, definendo un elenco di prodotti che beneficeranno di un regime preferenziale nei canali di import-export, stando a quanto dichiarato mercoledì scorso dal segretario di Stato per il Commercio Estero Hichem Ben Ahmed.

Prendendo la parola a margine dei lavori del Forum per il Finanziamento agli Investimenti e al Commercio in Africa (FITA) 2018, Ben Ahmed ha sottolineato che «sono in corso i negoziati con questa organizzazione per delineare un elenco di prodotti esentati dai dazi doganali». «Vogliamo integrare il maggior numero di prodotti che saranno scambiati con tutti i Paesi membri di questa associazione sub-regionale», ha aggiunto il segretario di Stato, esortando le imprese tunisine ed africane ad investire in entrambe le direzioni.

Per la Tunisia, l’accesso al Continente africano dipende dalla creazione di una strategia a lungo termine che – secondo quanto riferito da Ben Ahmed – dovrà essere basata non solo sullo sviluppo dell’export nazionale verso questo mercato ma anche sullo stimolo all’import di prodotti da questi Paesi. Inoltre, Ben Ahmed ha ricordato che nel prossimo mese di aprile, la Tunisia entrerà, in qualità di Paese membro, nel Mercato Comune dell’Africa Orientale e Meridionale (COMESA). Questo ingresso – ha aggiunto Ben Ahmed – aiuterà tanto le imprese tunisine quanto quelle africane a posizionarsi nelle due direzioni.

In riferimento alla politica di apertura verso l’Africa, il segretario di Stato ha specificato che la compagnia aerea Tunisair servirà, da qui al 2020, 14 Paesi del continente. Ha inoltre affermato che durante la prima metà del 2018, la Compagnia di Navigazione Tunisina (CTN) pianificherà una rotta verso tre Paesi dell’Africa Occidentale, ovvero Senegal, Benin e Costa d’Avorio.


Traduzione a cura della Redazione
Fonte in lingua originale qui



© Riproduzione riservata