A cura della Redazione
La crescita dell’Egitto è prevista al 4,2% nel 2021 e al 5,2% nel 2022, in netto aumento rispetto all’1,5% dello scorso anno, quando il Paese è stato comunque tra i pochi nel mondo a registrare il segno “più”. A dirlo è un rapporto pubblicato recentemente dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (EBRD).
Nel documento, sintetizzato da Daily News Egypt, si afferma che la crescita economica egiziana nei primi tre trimestri dell’anno fiscale 2020/’21, che copre il periodo tra luglio 2020 e marzo 2021, ha segnato una media dell’1,9% su base annua, un notevole rallentamento rispetto all’anno fiscale 2019/’20, quando lo stesso dato aveva raggiunto quota 3,6%.
L’istituto bancario europeo sostiene che la crescita è stata trainata dai passi in avanti nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, nell’agricoltura, nelle telecomunicazioni e nelle costruzioni. Al contempo, però, una timida attività manifatturiera, unita al turismo debole, hanno rallentato la ripresa. L’EBRD prevede che il ritmo della ripresa del PIL rallenterà fino a segnare una crescita del 2,5% nell’anno fiscale 2020/’21, prima di risalire al 4,5% nel successivo anno fiscale.
«Il boom nel settore delle telecomunicazioni continuerà a trainare la crescita, mentre la diminuzione del tasso di disoccupazione sosterrà i consumi e i flussi di investimenti sia locali che stranieri (IDE) aumenteranno», osserva il rapporto, che aggiunge: «Tuttavia, i rischi includono un rallentamento della campagna vaccinale, un panorama debole nel turismo in vista di un probabile ritardo nella ripartenza del settore ed un rallentamento dei principali progetti avviati in varie parti del Paese».
Più in generale, l’EBRD sta rivedendo al rialzo le sue previsioni di crescita per la regione del Mediterraneo Meridionale e Orientale (SEMED), indicando un tasso del 3,5% nel 2021 dopo una contrazione del 2,1% nel 2020. La banca avverte tuttavia che la velocità di ripresa potrebbe variare da economia a economia in base al rallentamento nel turismo, all’aumento della pressione fiscale e all’incertezza politica all’interno della regione.
Per il 2022, gli analisti dell’EBRD si attendono una crescita del 4,6%, a patto che le economie della regione siano supportate da riforme strutturali, una ripresa degli investimenti esteri e flussi commerciali più sostenuti.
L’economista-capo dell’EBRD Beata Javorcik ha affermato: «Nonostante le previsioni riviste ci consentano di essere ottimisti, resta una grandissima incertezza in relazione all’evoluzione della variante Delta del nuovo coronavirus (Covid-19)». La Javorcik ha osservato che questo aspetto pone in particolare notevoli rischi per quei Paesi che hanno compiuto meno progressi nella campagna di vaccinazione e per quelle economie fortemente dipendenti dal turismo internazionale.