«Le banche possono creare questa agenzia insieme oppure può farlo una compagnia privata […] Un partenariato tra banche può chiudere questo accordo a condizione che nessun istituto assuma una quota superiore al 10%», ha aggiunto. Akben ha suggerito che la creazione di questa agenzia «avrebbe effetti positivi sui costi del debito dei prestatori turchi». «Ciò che è importante in questo caso è stabilire una struttura che conosca il sistema e le aziende della Turchia», ha poi sottolineato.
La decisione arriva nel mezzo del clima teso nel governo in seguito ad una serie di downgrade del debito sovrano turco da parte delle agenzie di rating internazionali. Recentemente, Moody’s ha abbassato il rating sovrano della Turchia da Ba1 a Ba2, citando la continua perdita di forza istituzionale e l’accresciuto rischio di uno shock esterno alla luce dell’ampio disavanzo delle partite correnti.
Traduzione a cura della Redazione
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